logo


Nell’ articolo riguardante il raise abbiamo visto due tipologie diverse per guadagnare chips con strategie di gioco ben definite: il check raise e lo slowplay.

Ora vediamo altre due tecniche del raise, diciamo per esperti del poker, che devono far parte obbligatoriamente del nostro bagaglio tecnico:

Steal

Quando si è in posizione (ad esempio da bottone), soprattutto verso la metà dei tornei di poker, “rubare i bui” diventa importantissimo per il successo finale. Ci troviamo in una situazione di torneo dove i bui cominciano ad avere un certo peso e incassarne qualcuno può fare le differenza. In pratica si fa un raise (per esempio 3 o 4 volte il big blind), con l’intento di far passare subito tutti e dunque di intascarsi i bui senza arrivare al flop. Ma attenzione a non esagerare. Ci vuole molta cautela, visto che online è molto più probabile che i giocatori vadano all in anche con mani discutibili. Questa strategia non è applicabile nelle fasi iniziali di un torneo, perchè i bui sono davvero troppo piccoli ( ad esempio un centesimo dello stack medio), mentre nelle fasi finali, quando i bui sono altissimi, bisogna tenere conto che gli avversari saranno sempre meno disposti a farseli rubare e andranno molto più facilemente all in, costi quel che costi. Dunque tempismo: per rubare bisogna scegliere un momento in cui i bui siano già appetibili, ma non tanto da costringere gli avversari a difenderli ad oltranza.

Re-steal e squeeze

Il texas hold’em è in continua evoluzione. Pochi anni fa i giocatori avevano uno stile conservativo e parzialmente aggressivo. Con l’avvento dell’online, il gioco si è aperto e i nuovi specialisti hanno cominciato ad effettuare sistematicamente giocate del tutto particolari, giocate rischiose che possono portare direttamente in all in prima del flop.

Il re-steal può per esempio venire descritto come “rubare sul tentativo di rubata”: in pratica si fa un re-raise dopo un raise che si ritiene stia compiendo uno steal.

Lo squeeze è una giocata particolare, diciamo non adatta ai principianti e nemmeno da fare contro i principianti. L’opportunità per uno squeeze si crea quando un giocatore rilancia eun altro o più vedono: vi sono casi in cui un re-raise a questo punto può permettere di incassare incontestati le già tante chips in gioco. Chiave della giocata è spesso il giocatore che effettua il primo rilancio: se è molto aggressivo, è possibile che abbia una mano marginale e che, con di fronte diversi “callers” e un re-raise, decida di passare. Se lui passa, lo squeeze è quasi completato; nessuno degli altri ha contro rilanciato, quindi non dovrebbero esserci mani “infoldabili” come AA o KK e questo gioca a favore: è verosimile che nessun avversario se la senta di rischiare e che ci sia l’auspicato fold generale. Lo squeeze è meglio comunque farlo con mani tipo: 77, 88 o qualsiasi coppia capace di avere significative chance di vittoria anche in caso di call o re-raise all in.


FacebookTwitter