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delayed continuation bet: puntare in bluff dopo il check al flop ( alternativa alla continuation bet).

La delayed continuation bet è una strategia del poker molto raffinata. Questa è una giocata particolare che può essere adoperata solo contro avversari navigati che conoscono i meccanismi standard del poker moderno e in particolare del poker online. Molto spesso la delayed continuation bet ( variante alla classica continuation bet) viene effettuata in bluff. Un bluff, è una giocata finalizzata a far si che i nostri avversari foldino il loro punto che immaginiamo essere migliore del nostro.

Facciamo un classico esempio per capire meglio la strategia della delayed continuation bet : Durante un torneo di poker, dopo aver chiamato pre-flop con KJ e aver ricevuto un call dal giocatore di grande buio, su un flop bianco come QQ3, molti di noi tenterebbero, correttamente, una continuation bet per cercare di portare via il piatto. Tuttavia è bene sapere che si tratta di un vero e proprio bluff e qualora dovessimo ricevere un ulteriore call o un raise potremmo avere qualche difficoltà nel gestire un pot così grande. E’ anche vero che le probabilità di ricevere un call o addirittura un reise però è alta. vediamo nel dettaglio con che carte chiamerebbe il nostro avversario:

  1. quando il nostro avversario ha una Q;
  2. quando il nostro avversario ha un 3 o un A;
  3. quando il nostro avversario ha una coppia servita in mano
  4. quando il nostro avversario, abbastanza consapevole dei meccanismi del gioco, si aspetta una continuation bet da parte nostra. Questo  potrebbe indurlo a non darci credito e a inventarsi una giocata tricky;
  5. quando il nostro avversario vuole vedere turn e river.

In sostanza riceveremo call un bel pò di volte, ma i punti su cui adesso vogliamo soffermarci più specificatamente sono il 2, il 3 e il 4. Fondamentalmente in queste situazioni, dopo la continuation bet, riceviamo un call o un raise perché la continuation bet nel poker è conosciuta ed è ormai troppo abusata. Quindi gli avversari non sempre la tengono in considerazione e cercano qualsiasi scusa per chiamare, anche un A carta alta diventa un valido motivo. Al contrario, una continuation bet ritardata sovente può risultare più minacciosa.

Quindi torniamo alla situazione precedente: siamo di bottone, abbiamo rilanciato con KJ, il Big blind ha chiamato e il flop è QQ3. Il Big blind fa check e questa volta anche noi decidiamo di optare per il chek ( entra in gioco la strategia della delayed continuation bet). Un check in questo caso è una mossa spiazzante, in quanto, soprattutto con un immagine aggressiva, l’avversario si aspetta una nostra continuation bet nella maggior parte dei casi. Il turn è un brick, cioè una carta che sembra non avantaggiare nessuno. Il secondo check del Big blind ci darebbe un ulteriore segnale di debolezza e quindi è il momento giusto per azzardare il nostro delayed continuation bet in bluff: in teoria basterà puntare la metà del piatto per innescare nella testa del nostro avversario una serie di domane che lo porterà al fold.

Nel poker i contro della delayed continuation bet sono che a lungo andare questa strategia potrebbe diventare una mossa prevedibile, quindi è bene non abusare eccessivamente. Inoltre c’è lo svantaggio di regalare una carta, il turn, al nostro avversario. Come ogni arma dunque, affinché sortisca i suoi effetti, deve essere usata al momento opportuno.


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