L’amministratore delegato e fondatore di Full Tilt poker, Ray Bitar, si costituisce alle autorità statunitensi. Su di lui pende un mandato di arresto internazionale da parte dell’interpool. Da poco più di un anno mancava dagli Stati Uniti a seguito dell’inchiesta denominata “Black Friday” (Venerdì nero), giorno in cui vennero oscurati i siti di poker tra i più famosi della terra, PokerStars.Com, AbsolutePoker.com, UB.com e quindi FullTiltPoker.com.
Il “ritorno in patria” di Bitar sembra sia frutto di un accordo con i magistrati statunitensi ed un preliminare di vendita della società Full Tilt alla concorrente PokerStars.com. Icol tutto contornato da un piano di rimborso dei ”poveri” giocatori in via di approvazione dal dipartimento di giustizia statunitense.
una mail dello stesso Bitar ai dipendenti di Pocket Kings, che ha condotto negli ultimi 15 mesi, è la testimonianza di quello che sta per accadere:
“A tutto lo staff di Dublino, come sapete sono tornato negli Stati Uniti per trattare un accordo sul procedimento civile e penale che è in corso contro di me a New York. Abbiamo tutti lavorato duramente negli ultimi 15 mesi per preservare il patrimonio e le potenzialità di Full Tilt Poker, al fine di garantire il rimborso a tutti i giocatori; questa continua ad essere la nostra priorità assoluta. E’ importante che tutti noi facciamo il possibile per raggiungere questo obiettivo e confidiamo che l’accordo con PokerStars.com presto da obiettivo diventi realtà; il mio ritorno negli Stati Uniti è finalizzato alla chiusura di questa operazione. Abbiamo preso accordi con PokerStars.com per garantire gli stipendi di luglio. Non dovreste quindi avere nessuna preoccupazione nel poter lavorare serenamente in questo periodo. Dopo di che, confidiamo che i contratti di lavoro saranno assunti dall’acquirente della società”.
Bitar conferma praticamente le indiscrezioni del possibile acquisto, da parte di PokerStars, della società fallita. Sarà quindi la società PokerStars a rimborsari i giocatori statunitensi. La fine di un incubo? Staremo a vedere.