Importanti novità per quanto riguarda il mondo pokeristico spagnolo (e non solo) che, da quest’anno, potranno pagare le tanto odiate tasse dichiarando un reddito netto: avranno la possibilità di dedurre le perdite dalle vincite lorde. Un precedente importante che potrebbe servire da apripista anche per gli altri paesi. Ricordiamo che Spagna e Italia si stanno mettendo d’accordo per creare un’unica piattaforma di gioco.
Il chiarimento è arrivato dopo una giornata stressante nella quale il Governo Iberico ha dimostrato di fare sul serio. L’Esecutivo di Madrid ha istituito una nuova tassa che andrà a colpire i vincitori delle lotterie (prima passione nazionale ): tutti i giocatori che avranno una vincita, dal 2013 dovranno pagare il 20% sulla vincita superiore alla soglia di 2.500€ (in poche parole se vinco 3.000€, dovrò pagare 100€, il 20% calcolato su 500€). Fino ad oggi questa tipologia di vincita era esente da tasse. L’aliquota riguarderà inoltre il premio complessivo a prescindere dal numero dei beneficiar e sarà pagato al momento della riscossione.
Qualche mese prima, in contemporanea con l’apertura del nuovo mercato dell’online, i giocatori erano stati messi in guardia da alcuni interventi pubblici dell’Agenzia Fiscale che prospettava una doppia assurda imposizione per i players. In parole povere gli operatori (come sostituti d’imposta) pagano il 25% sul rake lordo (livello di tassazione già molto elevato).
Le autorità avevano avevano anche pensato di tassare i professionisti sulla vincita lorda (senza possibilità di detrarre le perdite), con aliquote crescenti dal 24% in su, rendendo di fatto il ruolo di grinder impossibile in Spagna. Di conseguenza la maggior parte dei giocatori pro aveva abbandonato la piattaforma autorizzata dal DGOJ (si parla di oltre 300 pro di alto livello ).
Secondo il popolare quotidiano El Pais, la nuova normativa fiscale varata dal governo, sarà applicata retroattivamente dall’inizio dell’anno.