Poker online:41 persone arrestate per truffa

Questo articolo ha come scopo quello di sensibilizzare il nostro lettore sulle scelte dei siti online legati al gioco del poker e casino.

Si segnalano diversi casi di truffa ai danni dei giocatori dei poker online. Questa volta ad essere coinvolti sono stati alcuni gestori  di diversi locali del Maceratese che tramite un software truccato riuscivano a vedere le carte degli ignari giocatori. Con questo sistema sono stati realizzati proventi illeciti per un valore di circa 1 milione e 600mila euro. L’operazione che ha portato alla scoperta di questo meccanismo è stata effettuata dalla Guardia di Finanza di Civitanova Marche, in coordinamento con la Procura della Repubblica.

Il meccanismo era ben collaudato; con il benestare di alcuni gestori di bar e locali tra i comuni di Fermo e Macerata erano state installate delle piattaforme di gioco poco conosciute alle quali potevano partecipare fino ad un massimo di 4 giocatori. In caso di mancato raggiungimento del numero necessario, al tavolo di poker online, sedevano giocatori virtuali gestiti dal banco che attraverso il software truccato poteva agilmente giocare guardando le carte degli avversari. Il tutto veniva gestito dal banco virtuale attraverso una postazione con sede nell’abitazione di uno delle persone arrestate. L’operazione della G.D.F. ha permesso il recupero della tassazione ed il sequestro di oltre 100 PC e diversi routers impiegati nella truffa online. Era da quasi due anni che le Fiamme Gialle indagavano nella Provincia dopo diverse segnalazioni giunte. Le persone arrestate di fatti sono tutte residenti nelle zone di Macerata, Porto Potenza, Pollenza, Montecosaro, Civitanova Marche, Treia e Porto San Giorgio.

Durante la conferenza stampa tenutasi presso Comando provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, il Maggiore Michele Tempesta ha illustrato parte del meccanismo illecito : ”Per ricaricare i conti di gioco ci si rivolgeva direttamente ai titolari dei circoli oppure si poteva effettuare delle ricariche su carte di credito prepagate intestate ai gestori dei siti, che provvedevano poi, con gli estremi dell’accredito, a trasferire le somme sui rispettivi conti”. Quest’ultimo fatto di cronaca sottolinea quanto sia importante il ruolo della Guardia di Finanza per smantellare le organizzazioni criminali che ruotano intorno al gioco online e come i controlli costanti siano necessari per evitare le truffe ai danni dei giocatori. L’operazione ha anche permesso di scoprire, tra le diverse persone fermate, gli “evasori totali”, ossia coloro che sfuggono alla tassazione imposta dallo Stato. In tutto sono state fermate 41 persone che si presume siano tutte coinvolte a vario titolo in questo nuovo episodio di truffa intorno al poker online.

Questo ci fa capire come sia importante la scelta della piattaforma di gioco online: innanzitutto è importante verificare la provenienza dei siti, ma soprattutto  la copertura di questi ai decreti legislativi curati dall’organo competente denominato AAMSL’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato regola il comparto del gioco pubblico in Italia attraverso una verifica costante dell’operato dei concessionari e una mirata azione di contrasto all’irregolarità. Inoltre esercita l’attività di controllo sulla produzione, distribuzione e vendita dei tabacchi lavorati e sulla riscossione e versamento delle imposte che vi gravano), che propone un elenco di siti legali aventi concessione ai giochi di abilità.

Noi di CASINO-4ALL vogliamo rassicurare i nostri giocatori sulla totale legalità e trasparenza che hanno tutte le piattaforme di gioco pubblicizzate in questo sito, scelte sulla base del puro divertimento e del gioco responsabile.

Sindaco marchigiano gioca a poker con i cellulari del comune

In un paese delle Marche più precisamente nel comune di Servigliano che conta 2600 anime, si è scoperto che il sindaco del paese che risponde con il nome di Maurizio Marinozzi gioca a poker online con i telefoni cellulari del comune. Il primo cittadino marchigiano rischierebbe secondo le vigenti norme fino a 10 anni di reclusione. La scoperta di questa incredibile notizia è avvenuta grazie al procuratore capo Andrea Vardaro che ha dapprima colto sul fatto il sindaco furbetto, e poi da vari controlli effettuati ha riscontrato bollette pari a decine di migliaia di euro. Oltre al Marinozzi sarebbero sospettati anche il vice sindaco ed il segretario generale del comune, ma non si è potuto procedere col fermo perché lo stesso sindaco si è dichiarato l’unico colpevole di tutta la faccenda.

La notizia resa nota da un quotidiano nazionale ha letteralmente fatto arrabbiare gli abitanti del piccolo paese che si sono scagliati in massa in municipio per protestare contro il sindaco. I carabinieri della città di Fermo stavano indagando sull’accaduto da quasi 1 anno e dopo una serie di indagini sono arrivati al fermo della persona interessata. Sta di fatto che non tutto si sistemerà in breve tempo, basta pensare che molti cittadini intendono fare causa all’amministrazione comunale e riavere parte dei soldi spesi ingiustamente per giocare. Una domanda mi sorge spontanea: il nickname del sindaco e su quale piattaforma gioca, perché ad averlo contro potrei chiedergli da dove sta giocando, se da casa sua o dalla poltrona comunale.