Qualche giorno fa è stata Trieste, ora è la volta di San Pellegrino Terme a chiedere la possibilità di costruire un proprio casino sul territorio nazionale. questa volta la proposta arriva direttamente dalle aule del Parlamento Italiano. Nemmeno il tempo di registrare la volontà di parte delle istituzioni di Trieste, che nei giorni scorsi hanno manifestato l’idea di creare un casino terrestre, che è scoppiata di nuovo la casino-mania. Qualche giorno fa, tre deputati della Lega Nord (Consiglio, Stucchi e Vanalli) hanno presentato un ordine del giorno con priorità 2.
Con questa mossa, i tre parlamentari intendono chiedere al governo Monti di riaprire il Casino Municipale di San Pellegrino Terme, e quello di altre realtà simili sparse su tutto il nostro territorio. I motivi sono sempre gli stessi: Combattere la crisi, sviluppare il territorio, e aumentare il turismo. Nell’ordine del giorno si fa riferimento alla situazione geo-politica di San Pellegrino Terme, per non parlare poi del glorioso passato del suo Casino Municipale, aperto nel 1906 e chiuso nel 1946 esattamente 40 anni dopo. Alla fine della proposta, si legge la richiesta ufficiale di “ad autorizzare la riapertura al gioco del Casinò Municipale di San Pellegrino terme (Bergamo), nonché di altre realtà simili nel resto del Paese”.
La sensazione, però, è che come sempre tutti gli sforzi fatti saranno vanificati da burocrazia e parecchi no da parte del governo. Al momento il nostro primo ministro ha ben altro per la testa che occuparsi dell’apertura o della riapertura di nuove sale da gioco in Italia. Da parte nostra siamo davvero sicuri che sarebbe davvero il business giusto, considerata la situazione degli altri quattro casino italiani che navigano in brutte acque?. A voi la scelta.