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L’amministratore delegato e fondatore di Full Tilt poker, Ray Bitar, si costituisce alle autorità statunitensi. Su di lui pende un mandato di arresto internazionale da parte dell’interpool. Da poco più di un anno mancava dagli Stati Uniti a seguito dell’inchiesta denominata “Black Friday” (Venerdì nero), giorno in cui vennero oscurati i siti di poker tra i più famosi della terra, PokerStars.Com, AbsolutePoker.com, UB.com e quindi FullTiltPoker.com.

Il “ritorno in patria” di Bitar sembra sia frutto di un accordo con i magistrati statunitensi ed un preliminare di vendita della società Full Tilt alla concorrente PokerStars.com. Icol tutto contornato da un piano di rimborso dei ”poveri” giocatori in via di approvazione dal dipartimento di giustizia statunitense.

una mail dello stesso Bitar ai dipendenti di Pocket Kings, che ha condotto negli ultimi 15 mesi, è la testimonianza di quello che sta per accadere:

“A tutto lo staff di Dublino, come sapete sono tornato negli Stati Uniti per trattare un accordo sul procedimento civile e penale che è in corso contro di me a New York. Abbiamo tutti lavorato duramente negli ultimi 15 mesi per preservare il patrimonio e le potenzialità di Full Tilt Poker, al fine di garantire il rimborso a tutti i giocatori; questa continua ad essere la nostra priorità assoluta. E’ importante che tutti noi facciamo il possibile per raggiungere questo obiettivo e confidiamo che l’accordo con PokerStars.com presto da obiettivo diventi realtà; il mio ritorno negli Stati Uniti è finalizzato alla chiusura di questa operazione. Abbiamo preso accordi con PokerStars.com per garantire gli stipendi di luglio. Non dovreste quindi avere nessuna preoccupazione nel poter lavorare serenamente in questo periodo. Dopo di che, confidiamo che i contratti di lavoro saranno assunti dall’acquirente della società”.

Bitar conferma praticamente le indiscrezioni del possibile acquisto, da parte di PokerStars, della società fallita. Sarà quindi la società PokerStars a rimborsari i giocatori statunitensi. La fine di un incubo? Staremo a vedere.

Fine dei giochi per l’evento  49 delle World Series, torneo sperimentale nel suo genere poiché si è disputato senza bui e pagando solamente le ante. Un torneo riuscito alla perfezione dato che ai nastri di partenza c’erano la bellezza di 939 giocatori.

In pratica ad ogni nuova mano, oltre alle ante obbligatorie per tutti i partecipanti, si aveva la possibilità di giocare la mano facendo il “Bring-in” per la più piccola chips data in dotazione. Alla fine a primeggiare nell’evento al $1.500 Ante-Only No-Limit Hold’em, è stato Greg Hobson che conquista braccialetto e una prima moneta del valore di ben $256,691. Nulla da fare dunque per Mike Sowers out nello scontro decisivo. I suoi sogni si sono infranti quando con A-7 ha provato a riemergere dal baratro trovandosi però contro la coppia sette di Greg, i quali hanno retto partendo decisamente in vantaggio decretandolo campione. In terza posizione troviamo  John Hayes, che nulla ha potuto contro il bravo Greg.

Vogliamo ricordarvi che al  torneo hanno partecipato tutti i migliori giocatori di poker e molti dei quali sono caduti già al primo giorno di gara senza piazzare nemmeno un piccola bandierina. Fuori dai giochi ad esempio al day 1 erano: Daniel Negreanu, Barry Shulman, Joe Cada, Jennifer Tilly, Phil Hellmuth Rendy Lew e tanti altri ancora. Al Day 2 poi, tra i 110 rimasti tutti a premio, sono risuciti ad approdare al final table: Mickey Petersen, Melanie Weisner, John Racen, Men Nguyen e Erik Lindgren. Questo solo per citare i nomi più noti.

A premio sono andati anche tre nostri connazionali: il Pirata del Team GDpoker Max Pescatori, che ha terminato la sua partita al 108esimo posto per $2.409; il giovane pro enjoybet Mustapha Kanit si è spinto fino al 25esimo posto, vincendo $7.758; infine, il migliore di tutti è stato Lorenzo Sabato, il quale è caduto in 18esima posizione per un premio di consolazione di $9.431. Al final table abbiamo poi perso uno dietro l’altro : Justin Schwartz (9° – $18,292); Sameer Aljanedi (8° – $23,413); Seth Davies (7° – $30,373); Mike McDonald (6° – $39,931); Eugene Du Plessis (5° – $53,267); Harrison Gimbel (4° – $72,155); John Hayes (3° – $99,409); Mike Sowers (2° – $158,887); ed infine la vittoria meritatissima come abbiamo anticipato prima è andata a Greg Hobson che vince $256,691 ed il mitico braccialetto.

Ottima prova per il nostro Rocco Palumbo, che dopo un lungo torneo e di un heads up dominato contro Nelson Robinson, si porta a casa oltre 460 mila dollari di primo premio e diventa il 5° italiano  a vincere un braccialetto delle  WSOP. L’Italiano ha superato un field enorme di quasi 3000 partecipanti

 L’Evento numero 44 di No Limit Hold’em $1,000 parte con una marea gente che si iscrive sfruttando il buy-in basso e la popolarità della variante più giocata, il texas hold’em NL appunto. Sono ben 2.949 i giocatori al via per un prize pool da $2,654,100. Il final day ripartiva con i 16 giocatori rimasti. Tra loro un rappresentante Italiano, il pro di Winga poker, Rocco Palumbo. L’Azzurro non parte nemmeno altissimo come stack ma tra eliminazioni iniziali e un po di fortuna  riesce ad approdare al final table. La mano della svolta arriva quando Rocco si ritrova ad un passo dal final table e ai resti da dominato con K-J contro A-J ma un enorme Kappa si materializza al river e lo tiene in gioco.

 Rocco si mette poi in mostra eliminando in 9° posizione il primo out del final table, David Forster. Il torneo procede, e procede bene per Rocco che scala posizioni importanti con le eliminazioni di Patrick Karschamroon, Anke Berner, Kevin Elia e Jason Everett. Niel Mittelman, per lunghi tratti chipleader assoluto, si arrende al 4° posto e si rimane così in tre giocatori e la seguente situazione:

  1.  Rocco Palumbo IT 4,900,000
  2. Nelson Robinson US 3,400,000
  3. Thomas Conway US  547,000

Il premio in palio è altissimo, e va ben oltre i $464,464 della prima moneta, sicuramente da non trascurare comunque, visto che parliamo di tanti soldi. Ma in palio c’è anche il mitico braccialetto Wsop, un titolo che ti fa entrare direttamente nella storia del poker mondiale, specialmente se sei italiano, in una nazione che può contare giocatori titolati alle World Series of Poker sulle dita di una mano. Il corto Thomas Conway mantiene le previsioni ed esce al 3° posto per mano di Rocco che chiude colore nuts, e a questo punto uno come Palumbo, che è anche uno degli specialisti Hu più affermati del bel paese, puo’ iniziare davvero a crederci. In sala la tensione sembra tagliarsi con il coltello e arrivano urli di incitamento dai giocatori azzurri presenti in sala e che naturalmente tifano Rocco. Il pro di Winga spara 5-bet e 6-bet all-in costringendo Nelson Robinson a ripetuti fold che gli fanno perdere terreno rispetto ad un testa a testa che iniziava in sostanziale pareggio in quanto a chips (4.6 milioni chips Rocco, 4.2 milioni chips Nelson).

Rocco gioca un buon poker e sembra avere un evidente edge rispetto a Robinson che boccheggia fino a scendere a 2.9 milioni contro i 5.9 milioni dell’azzurro. Il primo match-point arriva con Rocco avanti 7.1 milioni in chips contro 1.7 milioni e un all-in preflop con l’azzurro con 5-5 contro Robinson che con K-J vince il coinflip grazie a un Jack al turn che lo fa ancora sperare. Ma Palumbo è visibilmente superiore in Hu e in breve recupera il  vantaggio accumulato  su Nelson. Durante il 28° livello arriva finalmente l’affondo finale quando i due finiscono ai resti, Nelson da short spinge cercando il colpo di coda con K-6 a picche, Rocco ha A-9 a quadri. Un Asso al flop regala il primo premio da $464,464 a Rocco Palumbo, ma sopratutto uno storico braccialetto Wsop. Finalmente un braccialetto delle World Series of Poker torna a colorarsi di azzurro e finisce al polso di un giocatore sicuramente meritevole come il pro di Winga che è il quinto giocatore azzurro a portarsi a casa un braccialetto WSOP dopo Walter Farina, Dario Alioto, Dario Minieri e Max Pescatori, se non calcoliamo Jeff Lisandro come italiano.

Se contiamo che al Rio Casino di Las Vegas passano almeno diecimila giocatori al giorno, il risultato del nostro Longobardi all’evento 36 delle wsop, fa “rumore”. Gli italiani presenti a Las Vegas non superano le 30 unità, per cui il movimento italiano e quello che sta mostrando, la dice lunga sul livello di poker raggiunto dai nostri rappresentanti.

Queste World Series of Poker 2012 continuano comunque a rimanere stregate per i colori azzurri. Nemmeno Alex Longobardi, 32enne di Castellamare di Stabia, già visto al tavolo finale del World Poker Tour nella Venezia, è riuscito nell’impresa di portare a casa un braccialetto. La sua corsa nell’evento 36 di queste Wsop (3.000 dollari shoot-out), si è infatti conclusa in sesta posizione. La mano che segna la fine del torneo Longobardi è stata quando il suo asso-jack ha dovuto piegarsi all’asso-re dell’americano Jonathan Lane.

Alex si consola con il premio che spetta al giocatore sesto classificato di 63 mila dollari, e si aggiunge alla schiera di tutti gli altri giocatori italiani giunti a premio in queste wsop: Fabrizio Baldassari, sesto nell’evento 6; Mustapha Kanit, 26° nell’evento 28 dopo essere stato a lungo tra i primi cinque della classifica; Alessandro Pastura, 36° nell’evento 31; Max Pescatori, 12° nel 5.000 dollari stud, e Dario Alioto, 12° nell’evento 30 e 40° nell’evento 34.

Ottime notizie da Las Vegas, dove il nostro Alessandro ‘il Doge’ Longobardi  conquista il final table nel No Limit Hold’em Shootout da 3.000 dollari di buy in. In tutto sono 10 i giocatori che possono vincere una prima moneta da ben 368.000 dollari ed il tanto sognato braccialetto.

Ci sarà quindi anche un italiano in questo final table, con 512.000 chips, a giocarsi l’Evento 36 che ripartirà questa sera alle 22.00. In gara Jeremiah Fitzpatrick con 539.000 chips, Craig Mccorkel (539.000), Antonio Esfandiari (538.000), Roberto Romanello (530.000), Joe Tehan (529.000), Athanasios Polychronopoulos (528.000), Sardor Gaziev (527.000), Thiago Nishijima (510.000) e l’Americano di Menasha Jonathan Lane (509.000).

Sono invece usciti prima del final table campioni del calibro di Mickey ‘mement_mori’ Petersen ($9.086), pro del team PokerStars, Nicolas Levi ($9.086), James Akenhead ($9.086), Justin Bonomo ($9.086), Kevin Saul ($9.086), Ryan D’Angelo ($9.086), Chance Kornuth ($9.086), Fernando Brito ($9.086), Matt Jarvis ($9.086), David ‘Bakes’ Baker ($9.086), Steve Billirakis ($9.086), Jean Robert Bellande ($9.086) e l’affascinante Melanie Weisner ($9.086). Non è andata affatto  bene agli altri italiani impegnati in questo evento Shootout delle WSOP 2012, i nostri ragazzi sono infatti stati eliminati tutti nel Day1. Tra questi anche il november nine del 2010 Filippo Candio, massacrato in coin flip con A-K contro J-J di Amanda Musumeci, Rocco ‘RoccoGe’ Palumbo, Mustapha Kanit e Massimo ‘MaxShark’ Mosele che dopo aver eliminato Daniel Negreanu perde anche lui il flip che gli costa l’uscita dal torneo.

Questo il Payout Final Table dell’evento 36 di queste WSOP 2012

  1. $368.593
  2. $228.261
  3. $151.613
  4. $112.512
  5. $84.436
  6. $63.988
  7. $48.924
  8. $37.707
  9. $29.277
  10. $22.899

Dopo una straordinaria partita Joe Cassidy si porta casa soldi e braccialetto nell’Evento 24 delle WSOP 2012. Il fortissimo pro americano che da anni risiede a Las Vegas ha battuto in heads up un ottimo Scotty Nguyen, runner up di questo  torneo.

Niente da fare quindi per un giocatore che ha fatto la storia del poker live mondiale, Scotty Nguyen finisce il torneo in seconda posizione con 182.213 dollari di vincita. Purtroppo, dopo un lunghissimo e memorabile  heads up è Joe Cassidy a vincere il braccialetto e gli oltre 290.000 dollari dell’Omaha Hi Low Split 8 or Better delle World Series of Poker 2012 che si stanno giocando nello splendido Rio All Suite Hotel & Casino di Las Vegas, in Nevada. Terzo posto e 136.046 dollari di premio per un altro grande del poker, l’ex red pro Phil Ivey che per 3/4 del torneo è stato il vero dominatore dell’evento 24. Chipleader fino ai tre players left, il Tiger Woods del poker live si è ritrovato out per una serie di mani  sfortunate perdendo un torneo in maniera assurda. Per Ivey si tratta del secondo podio in pochi giorni, l’11 giugno l’Americano si era piazzato al secondo posto nell’evento 17, il $10.000 Pot Limit Hold’em, sfiorando il suo nono braccialetto delle WSOP.

Tra i finalisti del torneo Meng La ($102.260), Gregory Jamison ($77.342), Elie Doft ($58.873), Bart Hanson ($45.084), Mike Matusow ($34.748) e Ryan Lenaghan ($26.940). Bandierina anche per Dan Kelly ($21.020), Brendan Taylor ($16.544), Brian Hastings ($13.031), Viacheslav Zhukov ($13.031), Michael ‘Boonie’ Kleist ($10.348) e John Guth ($10.348). Brutte notizie per James Dempsey, uomo bolla dell’evento eliminato in 28esima posizione.

Di seguito il payout dei primi 15 classificati

  1.  Joe Cassidy - $294.777
  2. Scotty Nguyen - $182.213
  3. Phil Ivey - $136.046
  4. Meng La - $102.260
  5. Gregory Jamison - $77.342
  6. Elie Doft - $58.873
  7. Bart Hanson - $45.084
  8. Mike Matusow - $34.748
  9. Ryan Lenaghan - $26.940
  10. Andreas Krause - $21.020
  11. Mike Wattel - $21.020
  12. Dan Kelly - $21.020
  13. Brendan Taylor - $16.544
  14. Robert Stevanovski - $16.544
  15. James Hoeppner - 16.544

In queste WSOP 2012 è successo quello che in molti si aspettavano: Phil Hellmuth scrive la storia del poker  vincendo il suo personalissimo dodicesimo braccialetto in un evento delle World Series of Poker. Questa volta ‘The Poker Brat’ vince “giocando alla grande”  il titolo nel Seven Card Razz da 2.500 dollari di buy-in.

Non ci sono parole per descrivere questa grande vittoria del talentuoso Phil ‘The Poker Brat’ Hellmuth che continua a lasciare il segno nonostante il passare degli anni e l’arrivo dei giovanissimi fenomeni del poker online che, anche questa volta, devono arrendersi  ad uno dei grandi Re del poker mondiale. Ad alzare bandiera bianca nell’heads finale un ottimo Don Zewin che vince i 113.024 del secondo posto, per Hellmuth invece una vittoria da oltre 182.000 dollari ed un traguardo “il dodicesimo braccialetto” rincorso per anni.

Terzo posto per Brandon Cantu che si porta a casa  74.269 dollari di premio. Tra i finalisti dell’evento 18 delle WSOP 2012 di Las Vegas Scott Fischman ($54.248), Brendan Taylor ($40.167), il pro del Team PokerStars Barry Greenstein ($30.150), Michael Chow ($22.945) e l’americano di Portland Jeff Mistiff che vince i 17.693 dollari dell’ottavo premio.

Vanno a premio anche David Rosenau ($13.827), Scott Abrams ($13.827), Calvin Anderson ($10.945), Gerald Ringe ($10.9459, Jared Bleznick ($8.780), Jeff Mervis ($8.780), Chris Viox ($7.1359, Dan O’Brien ($7.1359, Chris Wallace ($5.904) ed il pro Scott Clements ($5.904). In totale sono 32 i giocatori che centrano la bandierina per un evento con 309 iscritti alla partenza che hanno generato un montepremi da più di 702.000 dollari.

Di seguito il payout dei primi 18 arrivati in the money

  1. Phil Hellmuth - $182.793
  2. Don Zewin - $113.024
  3. Brandon Cantu - $74.269
  4. Scott Fischman - $54.248
  5. Brendan Taylor - $40.167
  6. Barry Greenstein - $30.150
  7. Michael Chow - $22.945
  8. Jeff Mistiff - $17.693
  9. David Rosenau - $13.827
  10. Scott Abrams - $13.827
  11. Calvin Anderson - $10.945
  12. Gerald Ringe - $10.945
  13. Jared Bleznick - $8.780
  14. Jeff MChris Viox - $7.135
  15. Chris Viox - $7.135
  16. Dan O'Brien - 7.135
  17. Chris Wallace - $5.904
  18. Scott Clements - $5.904

 

 

Si chiama John Monnette il vincitore dell’Evento numero 10, il $5.000 Seven Card Stud, delle World Series of Poker 2012. Ottimo torneo anche per l’italo australiano Jeff Lisandro che finisce la sua corsa al quinto posto, buon 12esimo posto per il pirata Italiano Max Pescatori. Dopo un Day2 delle meraviglie per i nostri colori, con grandi premesse di vittoria, finisce  con l’amaro in bocca questo  Seven Card Stud da 5.000 dollari di iscrizione, che consegna braccialetto e titolo al player di Palmdale John Monnette che si porta a casa la bellezza di 190.826 dollari. Per i nostri arrivano comunque due buoni piazzamenti in the money, un quinto posto da oltre 41.000 dollari per Jeff Lisandro ed un 12esimo posto da 15.906 dollari per il pro del team GDpoker Max Pescatori.

Altri due statunitensi finiscono sul podio: Huu Vinh secondo con 117.913 dollari di premio e Timothy Finne, terzo con 73.847 dollari. A seguire troviamo Perry Friedman ($53.470), Mark Dickstein ($33.325), Bryn Kenney ($27.062), Raymond Dehkharghani ($22.332), Eugene Katchalov ($18.693), Lee Goldman ($18.693), Cyndy Violette ($15.906), David Rosenau ($13.834), Yuval Bronshtein ($13.834), Mike Sexton ($12.035) e Nick Schulman ($12.035).

In totale sono 16 i giocatori premiati per un torneo che ha fatto registrato 145 iscritti per un montepremi totale da 681.500 dollari. Molti i pro che hanno lasciato il torneo anzitempo: tra questi troviamo David Chiu, Matt Glantz, Josh Arieh, Scott Clements, Matt Hawrilenko, Jason Mercier, David Baker, David Oppenheim, Mike Leah, Vladimir Shchemelev e Allen Cunningham. Decisamente incolore  anche il nostro Marco Traniello tradito dalla troppa foga.

Di seguito il pay out dei 16 giocatori che sono andati a premio nell’Evento 10 delle WSOP 2012 di Las Vegas.

  1. John Monnette - $190.826
  2. Huu Vinh - $117.913
  3. Timothy Finne - $73.847
  4. Perry Friedman - $53.470
  5. Jeff Lisandro - $41.789
  6. Mark Dickstein - $33.325
  7. Bryn Kenney - $27.062
  8. Raymond Dehkharghani - $22.332
  9. Eugene Katchalov - $18.693
  10. Lee Goldman - $18.693
  11. Cyndy Violette - $15.906
  12. Max Pescatori - $15.906
  13. David Rosenau - $13.834
  14. Yuval Bronshtein - $13.834
  15. Mike Sexton - $12.035
  16. Nick Schulman - $12.035

James D'AmbosioEvento numero 9 e successo di giocatori fuori da ogni logica in queste WSOP 2012. Grazie alla possibilità del Re-buy il No Limit Hold’em da 1.500 dollari fa segnare un field con ben 3.404 giocatori alla partenza, soltanto in 514 però si presenteranno al Day2.

Purtroppo per gli Italiani i giochi non sono andati molto bene. Sono infatti fuori dal torneo Alessandro Speranza, l’italo Americano Marco Traniello, il pro del team Sisal Poker Cristiano Guerra ed il pro targato PokerStars.it Massimiliano Martinez,  ancora in gara invece Andrea Dato, pro di Glaming. Davvero sfortunato il nostro Martinez che prima si vede scoppiare gli assi da un avversario che chiude il progetto di colore al turn e poi viene eliminato con la seguente mano: Oppo da UTG+1 con A-A, Martinez da MP2 con A-T, asso di quadri, e secondo giocatore da bottone con K-J. Apre un giocatore per 250 chips, all in di Martinez oramai rimasto molto corto per 650 chips, reraisa all in per 900 chips un opponent dopo l’italiano e chiama l’OR. Flop con 7-9-8 di quadri, turn e river senza sorprese  ed il nostro Visdiabuli deve abbandonare il sogno Americano.

Finiscono fuori dai giochi anche George Lind, Joseph Cheong, Matt Jarvis, Jason Senti, Yevgeniy Timoshenko, Carlos Mortensen, Andre Akkari, Faraz Jaka, John Eames, Vitaly Lunkin, Tim West, Scott Clements, Dutch Boyd, David Sands, Andy Frankenberger, Randy Lew, JJ Liu, Freddy Deeb, Jonathan Aguiar, Martin Staszko, Chino Rheem, Dennis Phillips, Shane Schleger, Dwyte Pilgrim, Jeff Madsen, David Sklansky, Darvin Moon, Mike McDonald, Gavin Smith, Steve O’Dwyer, Bryan Devonshire, Scott Montgomery, Will Failla, Justin Bonomo, Phil Collins, Sam Trickett, Eric Froehlich, la fortissima Vanessa Selbst e le bellissime del poker live internazionale Erica Schoenberg, Vanessa Rousso e Maria Ho.

Dei pro meglio piazzati troviamo John Juanda, Jason Mercier, Liv Boeree, Kathy Liebert, Dan Shak, Mike Matusow, Isaac Haxton, Chris Moorman, Tom Marchese, Tony Dunst, Angel Guillen, Daniel Idema, David “ODB” Baker, Erika Moutinho, Andrew Lichtenberger, Gary Benson, Brock Parker, Chau Giang, Jake Cody e Allen Kessler.

A seguire i top 10 del Day1B dell’Evento 9 delle WSOP 2012 di Las Vegas.

  1. James Dambrosio - 89.900
  2. James Sudar - 85.800
  3. John Juanda - 70.600
  4. Jason Mercier - 50.400
  5. Dominik Nitsche - 48.000
  6. Liv Boeree - 46.500
  7. Amnon Filipi - 37.500
  8. Greg Mueller - 37.000
  9. Shannon Shorr - 35.000
  10. Men Nguyen - 31.000

Di seguito il pay out dei primi dieci giocatori di questo torneo che ha generato un montepremi totale da ben 4.595.400 dollari.

  1. $781.398
  2. $481.643
  3. $347.228
  4. $252.379
  5. $185.378
  6. $137.632
  7. $103.258
  8. $78.259
  9. $59.969
  10. $46.413

Da poche ore si è concluso alle WSOP l’evento numero 8 Omaha Hi-Low Split-8 or Better $1,500 . Torneo che ha visto  ben 967 giocatori iscritti  e dove a trionfato Herbert Tapscott sul fortissimo Gavin Griffin dato per favorito alla vigilia. Una sconfitta sul filo di lana per il campione americano, unico dominatore di questo final day dell’evento numero 8 delle WSOP 2012. Infatti, l’unico momento in cui Gavin Griffin ha perso la leadership del torneo è stato quando  John Racener viene eliminato in sesta posizione ($41,121) da Tapscott che diventa padrone assoluto del tavolo  fino all’heads-up finale. In quinta posizione esce poi Michael “Boonie” Kleist ($54,855) e in quarta Can Kim Hua ($74,306). Rimasti in 3-left perdiamo sul gradino più basso del podio Ashly Butler che si porta a casa un premio di $102,373.

L’heads up parte con Herbert Tapscott (2.4M) in vantaggio su Griffin (1.5M). Un vantaggio però che dura solo poche mani, poiché l’americano Gavin subito ribalta la situazione con 2 grandi bleff sul suo rivale e si porta avanti a 2.8M in chips, in vantaggio di 2:1 su Trascott. Una leadership che purtroppo però non riesce a gestire nel migliore dei modi, probabilmente dovuta a causa della stanchezza, e precipita nel baratro con solo due bui d’avanti.  Per Tapscott  è un’occasione unica di mangiarsi la preda. Fine dei giochi: Seconda posizione e $163,625 per Gavin Griffin. Herbert Tapscott vince, invece, il suo primo braccialetto WSOP e guadagna anche un premio in denaro  di $264,400.

Per finire uno sguardo alle altre stelle di questo evento: I pro del Team PokerStars Chad Brown (32°-$6,670), Daniel Negreanu (45° $5,639) e poi a premio troviamo anche Phil Hellmuth (52°-$4,817), Shaun Deeb (62°-$4,164) e Robert Mizrachi (118°-2,480). Niente da fare per i nostri Italiani, purtroppo nessuno a premio nell’evento numero 8 di queste WSOP.

Di seguito il payout dei primi 8 classificati.

  1. Herbert Tapscott $264,400
  2. Gavin Griffin $163,625
  3. Ashly Butler $102,373
  4. Can Kim Hua $74,306
  5. Michael "Boonie" Kleist $54,855
  6. John Racener $41,121
  7. Thayer Rasmussen $31,278
  8. Raymond Davis $24,111
  9. Bryan Jolly $18,837

Evento numero 6 e sesto posto per il nostro “superbaldas” in queste World Series of Poker 2012 di Las Vegas. Per Fabrizio Baldassari un premio di oltre 68.000 dollari con tanta amarezza in corpo. Ora  restano in quattro a contendersi il braccialetto. Ancora in gioco per la gloria ed una prima moneta da 480.564 dollari del No Limit Hold’em Mixed Max l’americano di chiare origini orientali Joseph Cheong con 1.567.000 chips, l’australiano di Mosman New South Whales Warwick Mirzikinian con 1.547.500 chips, il francese di Sceaux Hugo Lemaire con 1.545.000 ed il player della città di Slienta Aubin Cazals con 1.475.000.

L’Italiano è stato eliminato dal fortissimo Cheong che non ha lasciato scampo a  Fabrizio Baldassari, questa la mano che condanna l’italiano: Cheong rilancia per 12.000 chips da small blind con A-J e SuperBaldas difende e chiama da big blind con 6-8. Il flop recita A-3-8 e Fabrizio va in check/call per 15.000 chips, il turn è un 6. Baldas opta per il check, Cheong betta per 35.000 chips, Baldas rilancia fino ad 85.000 e Cheong chiama. Al river cade un maleddetto Jack rosso, Baldassari decide di pushare per 140.000 chips e Cheong chiama. Colpo davvero sfortunato e fine dei giochi per Fabrizio.

Fuori gara anche Marvin Rettenmaier, che si consola con i 68.151 dollari del quinto premio, Adam Geyer ($68.151), Toby Lewis ($24.390), Brock Parker ($24.390), Nicolas Levi ($14.328), Brian Rast ($14.328), Nabih Zaczac ($14.328), Konstantin Puchkov ($14.328), Joe Tehan ($14.328), Eric Froehlich ($14.328), Victor Ramdin ($14.328), Tom McCormick ($14.328) e Dimitar Danchev ($14.328).

Di seguito il pay out dei quattro posti ancora da assegnare in questo $5.000 No Limit Hold’em Mixed Max delle World Series of Poker 2012 di Las Vegas.

  1-   $480.564
   2-   $296.956
    3-  $162.443
    4-   $162.443

A volte essere famosi e saper giocare a poker contro i più forti al mondo non basta: ne sa qualcosa Mike Matusow, che dopo la chiusura di Full Tilt Poker ha visto la propria vita cambiare radicalmente, a causa dei soldi persi e di un ricco contratto finito nella spazzatura. Certo, confrontarsi con qualcuno che si dice rovinato  o quasi dopo aver vinto tre braccialetti WSOP e quasi otto milioni di dollari nei tornei live non è cosa facile, ma stando a quanto dice “the mouth” avrebbe subito un duro colpo dopo l’improvviso black out che si è abbattuto sulla propria poker room, che di certo non l’ha rovinato ma l’ha costretto a rivestire i panni di un giocatore normale di poker.

Ho perso quasi 200.000 dollari dopo la chiusura di Full Tilt Poker, ma quello non è stato neppure il male peggiore. La cosa triste è stata dover rinunciare al mio vecchio contratto – ha confessato senza girarci troppo attorno –  ormai pensavo di essermi sistemato per il resto della vita grazie all’assegno che mi giravano ogni mese. Ricominciare a giocare a poker per guadagnare soldi non è stato affatto facile. A suo dire le cose stanno andando piuttosto bene, nelle partite di cash game live che gioca a San Diego,anche se lo stress accumulato è davvero tanto, ormai lo avevo completamente dimenticato : “Non è facile, in molti ormai sanno giocare a poker ed è dura gestire i momenti bui, quelli in perdita. Dallo scorso novembre a marzo penso di aver vinto circa 125.000 dollari e quindi non mi posso lamentare, ma la scorsa settimana ne ho persi 75.000, il che ti abbatte moralmente.

 

Proseguono a ritmo incessante le WSOP 2012, dove ogni giorno abbiamo tornei che partono e tornei che finiscono in giornata, e giocatori che saltano da un tavolo all’altro per non perdersi niente di questo fantastico campionato mondiale di Poker. Nella mattinata Italiana si è concluso, (ieri sera verso le 22:00 a Las Vegas) l’evento 5, il Pot Limit Hold’em buy-in da 1.500$ con la splendida vittoria di Nick Jivkov, che si è messo al polso il suo primo braccialetto WSOP ed una prima moneta di circa 190.000$.

Presente al tavolo finale un big delle WSOP, Daniel Negreanu, continuamente a caccia del suo quinto braccialetto in carriera. Il numero uno di PokerStars ha invece trovato delle carte sfavorevoli in questo final table, eliminato in quinta posizione proprio dal vincitore del torneo. Questa l’azione: i due sono in all-in preflop, Negreanu è nettamente avanti  con     A♦ Q♠ contro A♣ J di Jivkov. Il board 10♠ Q♣ 9 2K♣ rovescia completamente la situazione regalando la più classica delle scale al river a Jivkov.

L’heads up finale vede Jivkov partire in netto vantaggio (3-1) su Bryan Pellegrino. La partita finisce con un all-in  preflop dove la coppia di 10 10♠ di Jivkov parte avanti sul J9♠  di Pellegrino. Il board è favorevole a Jivkov che porta a casa soldi e braccialetto.

L’evento 5 ha registrato la bellezza  di 639 giocatori, per un montepremi finale di $862,650.

Questo il payout del final table:

Place        Player                 Prize

1st          Nick Jivkov           $189,818
2nd        Bryan Pellegrino    $117,199
3rd         Jonathan Aguiar    $76,189
4th         Tommy Vedes       $55,960
5th         Daniel Negreanu    $41,683
6th         Mike Allis                $31,452
7th         Brant Hale              $24,007
8th         John Eames           $18,529
9th         Keanu Tabali          $14,449

A Las Vegas è da poco terminato l’evento numero 2 delle WSOP 2012, il No Limit Hold’em da 1.500 $ di buy-in, il primo ad assegnare un vero e proprio braccialetto WSOP (l’evento 1, riservato agli impiegati dei casino, non lo assegna in quanto non aperto a tutti i giocatori).

il primo posto se lo aggiudica l’americano Brent Hanks, portando a casa il trofeo più ambito di ogni giocatore di poker, insieme ad un  premio da oltre mezzo milione di dollari, mentre la Pro di PokerStars Vanessa Selbst si deve accontentare della bolla podio, ovvero in quarta posizione. In questo evento è andato ITM anche l’esordiente italiano Giorgio Fiorì, portando a casa soldi ed esperienza.

Ecco il payout di questo primo tavolo finale  delle WSOP 2012:

Brent Hanks $517.725
Jacob Bazeley $322.294
Andrew Badecker $224.029
Vanessa Selbst $161.345
Ryan Schmidt $117.921
Abdyl Konjuhi $87.231
Michael Kaufman $65.377
JP Kelly $49.621
Richard Park $38.106

Giornata ricca di forti emozioni, anche se per gli azzurri non è stato un good day. Nella splendida  Las Vegas si è giocato il quarto turno dell’evento Heads Up NLH/PLO da 3.000 $, ovvero i trentaduesimi di finale. Massimiliano “Visdiabuli” Martinez e Marcello Marigliano erano ancora in gioco, ma sono stati eliminati  nella prima partita di giornata, e non hanno potuto avanzare ai premi più sostanziosi… per loro solo un “min-cash” da 3.500 $ di consolazione. La competizione è poi avanzata fino ad arrivare ai quarti di finale, e tra gli otto giocatori che domani si contenderanno il braccialetto troviamo la fortissima e giovanissima pro norvegese Annette Obrestrad!

L’evento #4 di Stud Hi-Lo, al quale Dario Alioto noto giocatore del Team Pro Sisal Poker aveva partecipato senza troppo successo, si è rivelato molto tecnico: il day 2 si è chiuso con 23 giocatori ancora in partita e tutti In The Money. Tra di loro moltissimi i nomi noti: si parte dallo short stack Jimmy “gobboboy” Fricke, per salire a Mike Sexton, Todd Brunson, Michael “The Grinder” Mizrachi, Cory Zeidman e soprattutto, al comando della classifica provvisoria la bravissima chipleader Xuan Liu.

Nella giornata appena conclusa è iniziato anche l’evento #5, un torneo di Pot Limit Hold’em da 1.500 $. Nel field di partenza c’era il nostro Max Pescatori. Purtroppo la sorte è stata davvero beffarda con il Pirata Italiano, che a 5 left dalla bolla ha trovato un cooler AA contro KK ed è stato costretto ad abbandonare il torneo a mani vuote.

Ultime notizie dagli USA per l’evento n° 3, il $3.000 Heads Up No Limit Hold’em/Pot Limit Omaha, delle World Series of Poker 2012. Gli italiani Massimiliano  Martinez e Marcello Marigliano approdano giocando un ottimo poker al Day2 e sono già in a premio. Primi sucessi italiani quindi alle WSOP 2012. Purtroppo non sono riusciti a fare lo stesso i compagni Mario Adinolfi, Alessandro Speranza, Cristiano ‘Crisbus’ Guerra , Marco Traniello, Andrea Dato e Dario Alioto, tutti eliminati nella giornata di ieri. Per i due italiani che invece rientrano nei 64 giocatori già in ITM una vincita minima di 3.395 dollari che potrebbe diventare 207.000 in caso di vittoria finale.

Tra i pro del panorama mondiale, passano indenni il Day1 dell’evento 3 anche Matt Perrins, George Lind, Jim Collopy, David Williams, David Chiu, Justin Bonomo, Guillaume Darcourt, Josh Arieh, Sam Stein, Andy Frankenberger, John Racener, Jose Velador, David Benefield, Yevgeniy Timoshenko , Victor Ramdin, Dermont Blain, Mike Sexton, John Clancy, Peter Jetten, Justin Smith, Andy Seth, Jason Somerville, Bryan Pellegrino, Matt Jarvis, Trevor Pope e la fortissima Annette Obrestad. Finiscono fuori da tutti i giochi invece David Baker, Scott Montgomery, Antony Lellouche , Scott Seiver, Ryan D’Angelo, Jonathan Duhamel, JC Tran, Shaun Deeb, David Benyamine, Matt Marafioti , Gavin Smith, Robert Mizrachi, Isaac Haxton, Huck Seed, Frank Kassela, Tristan Wade, Scott Clements, Dan Kelly, Eugene Katchalov ed il favorito del team PokerStars Bertrand ‘ElkY’ Grospellier.

Ed ancora Phil Galfond, Will Failla, Scott Baumstein, Paul Volpe, Mike Watson, Carlos Mortensen, Matt Stout, Ben Lamb, Noah Boeken, Kurt Jewell, Daniel Negreanu, John O’Shea, Gary Bolden, Tom Marchese, Jake Cody, Toby Lewis, AP Phahurat, Joseph Cheong, Mohsin Charania, Olivier Busquet, Michael Mizrachi, Ilan Boujenah, l’ex red pro Phil Ivey e l’italo australiano Jeffrey Lisandro.

Di seguito il pay out ufficiale dei 64 giocatori già a premio nell’evento evento Heads Up No Limit Hold’em/Pot Limit Omaha delle WSOP 2012 di Las Vegas.

 1- $207,708
 2- $128,660
 3- $73,655
 4- $73,655
 5- $28,409
 6- $28,409
 7- $28,409
 8- $28,409
 9-16 $9,644
 17-32 $5,144
 33-64 $3,395

Cosa avranno mai in comune il nuovissimo Revel Casino and Resort di Atlantic City e lo storico casinò europeo di Montecarlo? A dire il vero poco, ma la cronaca di queste ultime settimane li vede balzare agli onori delle cronache per l’attenzione loro riservata dagli ospiti attuali e passati della Casa Bianca. C’erano infatti anche Michelle Obama e le due figlie al mega concerto inaugurale del nuovo casinò del New Jersey, affidato nientemeno che a Beyoncè che è tornata a esibirsi in splendida forma dopo la nascita della figlia Blue Ivy, di fronte a un pubblico di quasi 6.000  spettatori. Quello del 25 maggio è stato il primo dei quattro concerti che la bella cantante ha in programma sempre al Revel Casino.

Anche uno dei precedenti inquilini della Casa Bianca ha fatto parlare di sì per la sua partecipazione a un galà che si è tenuto, stavolta, al casinò di Montecarlo. Si tratta di Bill Clinton che, forse un po’ inconsciamente, si è fatto fotografare assieme a tre famosissime  pornodive americane, una delle quali, Brooklyn Lee, ha poi postato la foto sulla sua pagina personale di Twitter. Foto che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo e scatenato un vespaio di polemiche e gossip a non finire, di cui avranno sicuramente da guadagnare le tre star del sesso: la Lee, Jennifer Taule e Tasha Reign.

Quello che per molti era una speranza, presto sarà realtà ovvero un film sul poker online. La notizia arriva direttamente da Hollywood: la casa di produzione New Regency ha preso accordi con  Justin Timberlake e Ben Affleck per un nuovo film sul poker. La pellicola si chiamerà “Runner Runner” e sarà un thriller ambientato nel mondo del poker online, nel quale Ben Affleck (che di poker sa qualcosa, visto che ha pure partecipato alle World Series) interpreterà un imprenditore del gaming e Timberlake reciterà il ruolo dapprima di giocatore truffato, per poi unirsi a Ben come collaboratore, diventando a sua volta un carnefice.

Non si conosce ancora molto sulla trama, ma sembra che le prospettive per un grande film siano ottime visto che alla sceneggiatura ci penseranno Brian Koppelman e David Levien, che hanno scritto il famosissimo “Rounders” del 1998 e “Ocean’s Thirteen”, quest’ultimo ambientato sul casinò. Dietro alla macchina da presa il giovane e bravo Brad Furman (regista di “The Linconln Lawyer”), le riprese cominceranno quest’estate e l’arrivo in sala, perlomeno negli USA è previsto entro i primi mesi del 2013 e in Italia verso aprile-maggio sempre 2013.

Quello che sto per descrivere ha davvero dell’incredibile: Se a poker un momento di incertezza può costare tanto, figurarsi una distrazione totale quello che può valere. Questa storia sembra letteralmente inventata, ma purtroppo è un fatto che è accaduto in Gran Bretagna, un bimbo di 5 anni vivace come deve essere un bimbo di questa età, dimenticato per un attimo dal controllo dei genitori che avevano lasciato acceso il computer acceso su una poker room on line, ha perso la bellezza di 62 mila euro, Cliccando a casaccio mentre in realtà stava giocando a soldi veri, proseguendo probabilmente ciò che stava facendo il padre o la madre prima di alzarsi dalla sedia. Il bimbo accecato dai colori, dalle figure e dai numeri grandi ha cominciato a puntare forte senza sapere cosa stesse facendo ed ha perso incredibilmente tutto il bankroll a sua disposizione. Adesso il padre dello sfortunato bimbo ha chiesto un risarcimento alla poker room, ma difficilmente potrà riavere i suoi soldi. A nostro avviso tutto questo ci sembra una scusa del padre per aver perso cosi tanti soldi al poker, e scaricando la colpa sul figlio ha pensato bene di chiedere indietro il denaro.

A Las Vegas il numero dei giocatori è destinato ad aumentare notevolmente, per il terzo anno consecutivo, anche nel 2013. Queste sono le previsioni della Las Vegas Convention and Visitors Authority, secondo la quale l’anno prossimo le entrate fiscali della famosa città americana cresceranno del 5 percento rispetto al 2012. Questa settimana, i membri del board dell’Authority hanno adottato il bilancio previsionale che include questi fondi aggiunti. “La crescita è a un livello più moderato rispetto a quanto abbiamo sinora visto, ma è ancora positiva”, dichiara il vicepresidente delle finanze della Lvcva, Rana Lacer. Nel 2011 e nel 2012 la crescita delle entrate fiscali è stata positiva pari al  14 percento per ciascun anno, dopo il drammatico crollo che si era invece fatto sentire nel 2009 e nel 2010.

Se questo trend positive dovesse proseguire, in due o tre anni Las Vegas potrebbe tornare al picco record di entrate che si era toccato nel 2008. Si crea inoltre un circolo virtuoso, in quanto le entrate generate dagli hotel casinò aiutano la Lvcva a portare avanti iniziative che portano più turisti, oltre ad aiutare i residenti della città. Già oggi l’autorità spende svariati milioni di dollari per scuole, progetti di trasporto, ospedali e per le municipalità.“Non credo che ci siano abbastanza persone che riconoscano e sappiano come vengono distribuite le tasse”, ha detto il consigliere comunale di Las Vegas Steve Ross nel corso di un’audizione pubblica sul bilancio della Lvcva. “Le persone non capiscono quanto questa tassazione sia importante per la nostra economia”.

Se le proiezioni saranno vere e la crescita veloce , I comuni riceveranno quasi 52 milioni di dollari nel 2013, la Contea di Clark 44 milioni (da spendere per il trasporto pubblici) e il Clark County School District 71, 5 milioni, da destinare a progetti per vari investimenti. Altri 20 milioni di dollari andranno allo statale Dipartimento dei trasporto, mentre 131 milioni saranno destinati a programmi educativi statali e di altro tipo. L’Lvcva mantiene il 32 percento delle tasse che vengono pagate sulle camere d’hotel, con e quali finanzia progetti di marketing e pubblicitari, un capitolo di spesa che dovrebbe aumentare del 2 percento l’anno prossimo, ma che dovrebbe garantire un ritorno di soldi non indifferente.

Arrestato per aver frodato tre famosi casino di Las Vegas, per una cifra che supera abbondantemente il milione di dollari, un cinquantenne incensurato originario della parte orientale della Cina dovrà pure pagare una somma di 4 milioni e 500 mila dollari di pena pecuniaria. Tra il dicembre 2006 e l’aprile 2007, De Rong Shang, 50 anni, e Yuli Eaton, 47, hanno reclutato un gruppo di persone affinché aprissero conti bancari fittizzi da utilizzare per avviare linee di credito in particolar modo di Las Vegas. La truffa consisteva nel farsi dare  le fiches dal casino, che poi Shang e Eaton fingevano di perdere giocando alla roulette e al baccarat.

Invece, le fiches venivano segretamente trasferite ad altri membri di questa vera e propria banda di truffatori, che poi provvedevano a tramutarle nuovamente in denaro. Successivamente, queste persone lasciavano il paese con i portafogli belli pieni, dopo essere state pagate 300 dollari per ogni 10.000 che erano riusciti a truffare: I casinò avevano le mani legate e  quando  cercavano di accedere alle linee di credito, le trovavano chiuse o completamente svuotate.

Come ha spiegato il procuratore Andrew Duncan, “l’idea di Shang era che i casino credessero che i suoi affiliati avessero il denaro sufficiente per coprire quanto avevano ‘perso’. Così  si creava uno schema fraudolento che impoveriva le sale da gioco (oltre che truffarle) , e arricchiva Shang”. Oltre ai casino (il Red Rock, il Green Valley Ranch e il Palace Station), è stata truffata naturalmente anche la più importante banca statunitense, la  Bank of America.Come se non bastasse Shang si è ripetuto, truffando altri casino di Las Vegas per diversi milioni di dollari ai tavoli del solito baccarat. Il Paris Las Vegas avrebbe subito perdite per 500.000 dollari, ma anche il Caesars Palace sarebbe finito nella rete del cinese subendo però perdite minori. Shang, il cui caso è seguito pure dall’FBI, dovrà restituire 4,5 milioni di dollari e verrà condannato alla bellezza di 360 anni di carcere.